giovedì 18 luglio 2019

Dopo Vicenza... un tentativo di programmazione più efficace!

Vicenza, 16 luglio 2019. Ufficio Scolastico Provinciale. Una cinquantina di professori di Lettere di ogni ordine di scuola, dalla Primaria alla Secondaria di II grado. Denominatore comune: entusiasmo per il  metodo del Reading and Writing Workshop. Valore aggiunto per me: essere in compagnia delle mie super amiche che non vedo così spesso come prima, ora che abito a San Stino.

Subito capisco qual è il punto di forza di questo tipo di formazione: non servono preamboli inutili, qui tutti parliamo già un linguaggio comune. Non serve spiegare che cosa sia una minilesson, quali siano i cardini del metodo. Lo sappiamo già tutti e andiamo oltre: vogliamo confrontarci sulle questioni nodali, sulle difficoltà che abbiamo incontrato sporcandoci già le mani, cerchiamo di capire le soluzioni che altri hanno trovato a problemi comuni.

E poi abbiamo scritto sul nostro taccuino: abbiamo sentito sulla nostra pelle le sensazioni che provano i nostri alunni di fronte alle nostre richieste. L'idea è di mettersi nei loro panni per provare a capire meglio le loro eventuali difficoltà e i loro bisogni.

Finalmente ho potuto associare nomi e volti, profili Facebook e persone reali.

Che cosa ha agito più in me dei tanti stimoli ricevuti?
Direi l'intervento di Loretta De Martin e di Stefano Verziaggi.
Per sperimentare sugli albi mi sento troppo indietro rispetto all'alto livello proposto da Daniela Pellacani, e dall'altra parte qualcosa ho già fatto in quella direzione.
Porto a casa anche la bella riflessione di Simona Malfatti sull'insegnamento di una seconda lingua e so che ci devo riflettere su per tirarci fuori spunti per l'insegnamento del latino. Ma devo meditare molto.

Invece Loretta e Stefano hanno proprio colpito nel segno: hanno captato i miei bisogni del momento, perciò le loro dritte agiscono proprio nell'immediato.

Veniamo al dunque: ho iniziato a programmare per la mia futura seconda articolata (liceo classico/scienze umane). Secondo i suggerimenti ricevuti, analizzo la situazione di partenza di questa classe.

Essa ha accolto in modo favorevole la proposta dell'italiano in forma laboratoriale, e il punto di partenza è abbastanza buono. Rispetto all'anno scorso, c'è bisogno di dedicare più tempo alla scrittura in classe (spesso l'anno scorso non c'era tempo e gli alunni facevano molto a casa) e di dare il via alle consulenze. Non ci sono particolari situazioni drammatiche nel modo di scrivere dei miei alunni: diffusi errorini di ortografia a cui mi sono abbastanza assuefatta, ormai (ci vorrà moooolta pazienza per estirparli, sempre che ci riesca); errori da combattere con tutta me stessa sull'uso dei tempi verbali e dei pronomi (anche questi piuttosto diffusi); in generale livello un po' piatto di contenuti (troppa sintesi, oppure periodi sandwich, alcune banalità...). L'anno scorso abbiamo lavorato sui fondamentali della narrazione (semini non angurie, curva narrativa/focalizzazione, show don't tell soprattutto) e ho visto dei bei risultati: in generale il livello di scrittura si è alzato, c'è più consapevolezza nella scrittura. Vorrei riprendere da qui l'anno prossimo e cercare di lavorare sulla forma e sulla struttura del testo. E devo incrementare l'uso del taccuino non tanto in classe, dove spesso lo facevo estrarre per lampi di scrittura e come sostegno alla lettura, quanto a casa (l'anno scorso chiedevo due annotazioni a settimana ma non stavo sempre a controllare).
Per quanto riguarda la lettura, ho moltissimi lettori voraci in classe, la lettura in generale ha preso piede, i ragazzi tra loro parlano di libri e si consigliano libri, tuttavia vorrei andare oltre: il passo successivo e tappa obbligata è la lettura profonda, non solo in classe, ma anche sui libri personali. L'anno scorso abbiamo iniziato, ma quest'anno bisogna darci dentro!

Vediamo gli obiettivi che mi pongo per la seconda: ripresa del testo narrativo, laboratorio di poesia, introduzione del testo espositivo/argomentativo. Devo traghettare i ragazzi all'analisi del testo letterario sia in prosa che in poesia. Bisogna necessariamente passare per l'Eneide e i Promessi Sposi.

Cerco di lavorare per percorsi modulari, come mi ha suggerito Stefano, non troppo lunghi (come suggerisce Loretta).

Ecco qui che cosa ho in testa:
1 h di grammatica e 3 h di laboratorio.

Ottobre-metà novembre: Eneide (lettura ma anche scrittura: focus sul testo narrativo, la costruzione del personaggio, temi e scopi della narrazione...). Non so se inframmezzare la narrazione con collegamenti ad albi illustrati sul tema del viaggio (mi ha colpito molto quello letto da Daniela all'incontro vicentino) e magari poesie... Però l'idea è di leggere parecchi passi dell'Eneide, anche libri interi... Sicuramente dall'I al IV, poi un salto al VI e qualche passo della seconda parte, quella più iliadica.

Valutazioni: entro metà novembre, consegna di un testo narrativo; valutazione del lavoro sul taccuino, sul processo (bozze, interventi in classe di riflessione in fase di reading etc...); verifica di conoscenze sull'Eneide con piccolo commento letterario (se riesco a lavorarci) basato sulle proprie interpretazioni (partendo dai propri schemi ad Y).

Novembre-dicembre: laboratorio di poesia; autobiografia in forma poetica e analisi dei mentor texts e dei propri pezzi (lavoro su contenuto e forma, sugli strati della poesia).
Prodotto atteso (da valutare): una selezione di proprie poesie con commento (analisi e process paper); un commento di una poesia presentata come mentor text e su cui si è riflettuto in classe.

Gennaio - metà febbraio: immersione nei Promessi Sposi, magari con un percorso tematico (per esempio il tema del viaggio, per richiamare un po' l'Eneide: viaggio come spostamento e come crescita personale). In writing lavorare ancora sull'analisi del testo narrativo in prosa e poi sulla scrittura del testo narrativo (magari chiedo un racconto di formazione o storico???).

Valutazione: un proprio testo narrativo da produrre entro metà febbraio; un commento, una pagina critica sui Promessi Sposi su un passo letto (oppure proposto come nuovo e su cui richiedo preconoscenze, analisi del personaggio etc...); il lavoro di reading sul taccuino.

Febbraio-maggio: propongo tre percorsi più o meno contemporanei. Prima avevo pensato di dedicarmi completamente per un mese e mezzo alla scrittura di un testo espositivo/argomentativo con full immersion, ma temo che i ragazzi lo trovino pesante. Allora ho trovato un compromesso: farò la solita ora di grammatica, un'ora di letteratura delle origini (così riprendo il lavoro sulla poesia del I quadrimestre) e 2 ore di writing a settimana su espositivo e - pian piano - argomentativo (cioè portarli a maturare una propria opinione su notizie che sentono e che leggono etc...). Mi appoggerò su albi illustrati di tipo espositivo, ma anche su articoli di giornale di attualità.
Se mi ci sta, vorrei proporre un piccolo modulo (verso la fine dell'anno, in cui sono stanchi) sul teatro, solo per il gusto di leggere e per entrare un po' nelle caratteristiche della tipologia testuale. Non mi dispiacerebbe lavorare sulla creazione di un piccolo spettacolo sulla base di qualcosa letto o prodotto durante l'anno. Per esempio mi era venuto in mente qualcosa di carino sull'Eneide (proporre l'ultimo giorno di scuola una sorta di "puntata teatral-televisiva" sulla geografia dell'Eneide, con video dei luoghi e lettura di passi significativi. Ma è solo un'idea).

Ecco, questa la programmazione di massima. Sarà sostenibile? Sarà efficace?

Ora devo concentrarmi sui singoli percorsi per selezionare obiettivi tecnici e minilesson.