martedì 11 luglio 2023

Riflessioni post Maturità

 Riflessioni post Esami di Stato come commissaria esterna di Lettere:

1) È stato arduo valutare alunni che non ho preparato io: diciamocelo, se chiedo una formula scientifica, quella è a prescindere da chi te l'ha spiegata, ma invece un testo letterario va interpretato e ogni insegnante crea coi ragazzi un proprio percorso ermeneutico, alla ricerca di temi che sono stati indagati con uno sguardo soggettivo, con un modo di nominare gli aspetti stilistici e di contenuto magari un pochino diverso da docente a docente. Quando i ragazzi mi parlavano di un autore o di un testo, spesso mi ritrovavo, ma non sempre; se volevo scavare più a fondo nascevano le difficoltà: sembrava non capissero quel che domandavo, non so se perché impreparati o perché magari in classe non avessero approfondito quel particolare aspetto. Perciò, per non creare imbarazzi, mi sono accontentata di trame, concetti chiave modello bignami, piccoli collegamenti. Però mi sono annoiata a morte nella maggior parte degli orali. Ma che senso ha un orale così? E, prima ancora: che senso ha gestire l'italiano come un'infilata di autori di cui alla fine rimarranno in testa forse quattro acche? 


2) Durante gli orali ho proprio constatato quanto urga provare a costruire percorsi interdisciplinari, perché, se ogni docente pensa soltanto alla sua materia, poi è naturale che i ragazzi imparino a ragionare a compartimenti stagni, e anche questa cosa è di una tristezza infinita: bisognerebbe programmare per tematiche comuni e poi far vivere esperienze significative al termine di ogni percorso di apprendimento. Non vedo altra via.


3) Conseguentemente, si rende necessario prendere il coraggio a due mani e operare una selezione, sicuramente dolorosa, di autori e opere e quello che si sceglie deve essere trattato con calma e in modo significativo. 


4) Per la selezione, io seguirei questi criteri: partire da Leopardi (da svolgere assolutamente in quinta: è il collante tra le varie discipline e da lui parte il Novecento, benché sia morto nel secolo precedente) e finire in quarta la Commedia (su 48 studenti, ce ne fosse uno che l'abbia nominata!); prediligere opere integrali (almeno per la prosa) e autori irrinunciabili; di altri autori proporre solo qualche testo nei percorsi tematici; proporre letture personalizzate in base agli interessi degli studenti: non si può proporre sempre tutto a tutti, altrimenti il risultato finale sarà inevitabilmente mediocre.


P.S. Io ho provato ad abbozzare una scaletta di programmazione con questi criteri e ho sudato sette camicie: come rinunciare ai classici della letteratura o perlomeno ridurli, se pensiamo che si parla per esempio di Verga, Pascoli, D'Annunzio, Ungaretti, Montale, Saba, Pirandello e Svevo? Eppure, è accettabile che i ragazzi non sentano neanche un cenno a Calvino, Pavese, Eco, Caproni, Luzi, Pasolini, Merini, Rosselli, Ammaniti etc? 


Sono solo interrogativi che mi pongo dopo la mia prima esperienza da commissaria esterna. Non ho le risposte, ma penso che la mia pratica didattica debba partire da queste domande.


Bozza di programmazione in quinta (molto ottimistica):

Primo periodo (settembre-dicembre)

Percorso tematico: "Il rapporto con la natura"

-Leopardi (approfondito come autore; poesie: Infinito; A Silvia; Canto notturno di un pastore errante...; Operette Morali, ampia selezione; La ginestra)

- Simbolisti francesi e Pascoli: natura come foresta di simboli (scelta di alcune poesie inerenti al tema)

- D'Annunzio e il panismo: La pioggia nel pineto

- Ungaretti: I fiumi, Soldati

- Saba, La capra

- Caproni, Versicoli quasi ecologici


Secondo periodo (gennaio-maggio)

Montale: approfondimento sull'autore; lettura degli Ossi di seppia; confronto con Luzi, Essere rondine

Percorso tematico: "Il rapporto dell'artista con la società"

- Baudelaire, L'albatros; Perdita di aureola; Rimbaud

- Naturalismo, Realismo e Verismo: il progresso; Flaubert, Madame Bovary (estratto); Verga: Rosso Malpelo; La Lupa (confronto con De André, Bocca di Rosa); il progetto del Ciclo dei Vinti

- Le donne: Ibsen, Casa di bambola (spettacolo teatrale reperibile su Youtube); Sibilla Aleramo, Una donna (estratto)

- L'inettitudine: Moravia e Svevo (lettura di passi antologici)

- L'alienazione e l'incomunicabilità: Pirandello (Il treno ha fischiato; estratti dal Mattia Pascal e da Uno nessuno centomila; Sei personaggi in cerca d'autore, visione della rappresentazione teatrale con testo integrale)

- Pasolini, la scomparsa delle lucciole

Percorso di genere: i romanzi della Resistenza e della Seconda Guerra Mondiale (Pavese - Calvino - Fenoglio - Cassola: lettura integrale di un romanzo a scelta a gruppi e con presentazione in classe)

Preparazione di un percorso tematico a gruppi (l'io frantumato - la guerra - la cultura - il tempo - il ruolo del poeta e della parola - il senso della vita - la città - la pazzia etc)