giovedì 27 ottobre 2016

APPLICANDO IL PBL...

Finalmente sto mettendo in pratica quanto imparato e progettato durante il corso on line della Teacher Academy (che avevo trovato qui) sul Project Based Learning.

Nella messa in pratica ho riaggiustato alcune fasi.

ARGOMENTO: CRISTOFORO COLOMBO ED ALTRE ESPLORAZIONI
CLASSE: seconda media (I quadrimestre: mese di ottobre, 13 ore)

Driven Question: Perché l'America fu scoperta nel XV secolo e non prima?

PRIMA LEZIONE (1 ora): lancio dell'attività, con driven question e strutturazione dei gruppi tramite jigsaw (gruppi esperti e gruppi "casa"). Attività ludica (per il team building): in qualche minuto di tempo, gli alunni si devono disporre in modo tale da formare la scritta umana "AMERICA?". Alla fine, spieghiamo perché quel punto di domanda (di solito i ragazzi sanno già che Colombo credeva di essere arrivato nelle Indie).

SECONDA LEZIONE (2 ore): focus sul metodo di studio. Lettura dei due capitoli del libro dedicati all'argomento e costruzione a coppie (all'interno del gruppo esperti) di una mappa concettuale generale; sia sulla mappa che sul libro, le informazioni utili a ciascun gruppo vengono sottolineate con lo stesso colore.
Approfondimenti assegnati ai gruppi esperti:
1) Vita di Colombo
2) Le invenzioni, le conoscenze e gli strumenti che hanno reso possibile la traversata oceanica (caravella, bussola, astrolabio...)
3) Quadro generale culturale, economico, politico del Quattrocento; le conoscenze geografiche e cartografiche di allora
4) Le conseguenze della scoperta di Colombo nel Nuovo Mondo
5) Le conseguenze della scoperta di Colombo in Europa e nuove esplorazioni


TERZA LEZIONE (1 ora): consegna da parte dell'insegnante delle mappe corrette (alcune poco efficaci); proiezione di una serie di buone mappe concettuali trovate in rete sull'argomento, che già pongono l'attenzione su alcuni concetti chiave. In gruppo, dopo la proiezione, si elencano le regole per una buona mappa concettuale.

QUARTA LEZIONE (3 ore): gli alunni nei gruppi esperti cercano informazioni e si preparano sul loro approfondimento con l'aiuto di una serie di domande guida fornite dall'insegnante. Le fonti erano enciclopedie on line, altri manuali, video... Ogni alunno ha il compito di comporre un testo espositivo sul proprio approfondimento e naturalmente di studiarlo in vista dell'esposizione nei gruppi "casa".

QUINTA LEZIONE (2 ore): esposizione nei gruppi "casa": gli altri compagni prendono appunti e poi valutano il compagno che ha esposto. Ciascuno, oltre a ricevere una valutazione dei compagni del gruppo, scrive una propria autovalutazione.

SESTA LEZIONE (1 ora): l'insegnante raccoglie le domande e i dubbi e organizza un breve ripasso per fissare i concetti fondamentali. Segue il lancio dell'attività finale: preparare nei gruppi "casa" delle recite intorno alla figura di Colombo:
1) Intervista a Colombo da vecchio;
2) Intervista a Colombo post mortem
3) Colloquio tra Colombo e Isabella di Castiglia
4) Colombo reporter: video, foto, diario di viaggio durante il soggiorno in America Centrale.
Viene condivisa la rubrica di valutazione, relativa a:
- COMPLETEZZA delle informazioni storiche utilizzate nella recita;
- CORRETTEZZA delle suddette informazioni;
- IMPEGNO E PARTECIPAZIONE dei singoli nel gruppo (con attività di autovalutazione e valutazione dei pari)
- EFFICACIA e ORIGINALITA' del prodotto finale.

SETTIMA LEZIONE (1 ora): la progettazione della recita (con brainstorming di gruppo sulle conoscenze storiche utili alla propria messinscena) e le prove; correzione degli esercizi di completamento sul libro assegnati per casa per fissare ulteriormente le conoscenze.

OTTAVA LEZIONE (2 ore): recite e verifica finale delle conoscenze, che può essere una prova oggettiva o un testo espositivo, a scelta di ogni singolo studente.

ELEMENTI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE FINALE:
- testo espositivo sugli approfondimenti;
- attività di autovalutazione e valutazione tra pari;
- osservazione dell'insegnante;
- verifica delle conoscenze;
- prodotto finale.

Gli alunni partecipano tutti quanti all'attività proposta, con il coinvolgimento anche dell'alunno seguito dal sostegno mediante semplificazione di materiali e consegne. La maggior parte degli alunni sente la responsabilità derivante dal fatto che ciascuno nel gruppo "casa" è il solo custode di un approfondimento. Più di qualcuno ha addirittura costruito per tutti i membri del gruppo "casa" degli schemi o mappe sul proprio argomento. In pochissimi casi, l'insegnante ha dovuto sollecitare un impegno più costante e serio. C'è da dire che anche i più svogliati si sono messi a lavorare almeno in qualche fase dell'attività, perciò alla fine tutti sono riusciti a fissare i concetti fondamentali. Li ho visti invece molto coinvolti tutti quanti nella progettazione della recita finale.
Il feedback dei ragazzi rispetto a questo tipo di attività è positivo, sia in termini di utilità percepita che di "divertimento" e grado di soddisfazione a lavoro finito.

Dal punto di vista del docente, un lavoro del genere permette di focalizzare l'attenzione non solo sulle conoscenze storiche, ma anche sulle competenze sociali, organizzative e relative allo spirito di iniziativa e imprenditorialità. Volendo, si possono interpellare materie come scienze (le malattie infettive), italiano (per il testo espositivo), geografia (lettura di grafici; la storia della cartografia), tecnologia (gli strumenti tecnologici del Quattrocento e il loro funzionamento).

Il punto dolente è il tempo: è chiaro che non si può lavorare così per ogni argomento di storia, ma si deve operare una selezione.

domenica 16 ottobre 2016

COME STA ANDANDO...

Ecco come sta andando il laboratorio di lettura e scrittura nella mia classe.

I miei alunni stanno leggendo tanto, si consigliano a vicenda e si scambiano libri, si sentono liberi di abbandonare un libro e di sceglierne un altro se non hanno voglia di continuare.
Non ho ancora iniziato in modo rigoroso un'attività di guida alla lettura sul modello di Notice & Note, ma una volta a settimana circa chiedo un report di lettura con consegne sempre diverse (l'ultima richiedeva di mandare un'email al protagonista o a un personaggio della storia per commentare l'ultimo episodio letto).
Chi finisce un libro, mi scrive voto e giudizio motivato, con commenti e riflessioni.
Continuiamo a leggere insieme in classe Dieci piccoli indiani della Christie, un po' a rilento, devo dire, anche perché dobbiamo ancora prendere confidenza coi i vari personaggi: ho proposto di appendere dei cartelloni con le carte d'identità di tutti quei personaggi per guidare la lettura. Anche questo è un modo (informale) per lavorare sul metodo della lettura consapevole, no?
Ovviamente, ogni volta che non sappiamo il significato di una parola o la posizione di un luogo, andiamo a cercarla (o qualcuno si incarica di farlo).

Insomma, non siamo ancora a regime, ma col laboratorio di lettura siamo a buon punto e i ragazzi sono soddisfatti, a quanto dicono.

Sono più indietro col laboratorio di scrittura, e sinceramente ho un po' di ansia per questo!
I ragazzi si ritrovano a scrivere tantissimo e soprattutto a riscrivere gli stessi pezzi, soprattutto report di lettura e recensioni: li scrivono sui fogli etichettandoli con il numero della bozza, io li correggo e do dei suggerimenti per sistemare, ampliare, revisionare... I ragazzi riscrivono e mi consegnano la vecchia e la nuova bozza. Alcuni sono arrivati a riscrivere lo stesso testo 4 volte! Però il risultato è fantastico: mai come quest'anno sono riuscita a far capire loro che scrivere significa pensare, ragionare, revisionare di continuo, non certo buttar giù di getto i primi pensieri che sfiorano la mente... Io stessa mi accorgo del loro processo di scrittura e monitoro i loro passi nella revisione. Su un foglio mi annoto un giudizio da A ad E sul loro scritto e metto una freccetta per indicare che attendo una riscrittura del testo. Alla fine metterò un unico voto sul registro per l'attività degli esercizi di scrittura (naturalmente premiando la costanza, l'impegno e il processo di miglioramento di ciascuno).

Ho lanciato la mia prima minilesson sul genere giallo (visto che stiamo leggendo la Christie); come "mentor text" ho usato l'unico decente sulla mia antologia, cioè "La mano" di Guy De Maupassant, piaciutissimo agli alunni, ma con soluzione sospesa. Perciò ho chiesto loro di provare a trovarne una e a risolvere il caso, o almeno di aggiungere un altro tassello al mistero.
Come alternativa, possono scrivere un pezzo alla A. Christie presentando alcuni personaggi con la modalità particolare con cui li presenta la scrittrice nel libro che stiamo leggendo.

Il punto dolente è che ancora non ho introdotto il discorso del taccuino dello scrittore e dei territori di scrittura, che è fondamentale nel metodo Atwell-Poletti. Il fatto è che non ho ancora avuto tempo, e le attività che ho proposto si incalzano e si richiamano, perciò introdurre delle attività nuove è difficile!

Siccome è ottobre inoltrato e servono voti, ho pensato di correre ai ripari in questo modo: uno dei testi da inserire nel registro sarà una recensione o un bel report di lettura, che farò scrivere in bella copia su foglio protocollo con all'interno tutte le bozze, il tutto da valutare con rubrica di valutazione ad hoc; il secondo "tema" sarà un esercizio di scrittura su un genere letterario (spero anche più di uno); il terzo "tema" mi auguro di riuscire a renderlo davvero libero introducendo il discorso del taccuino (ma anche se sarà a dicembre/gennaio non sarà un grosso problema).

La settimana prossima introdurrò l'uso del block notes così come mi ha insegnato la mia amica Silvia: finora ho gestito l'attività di scrittura sui fogli a buchi, nella sezione "esercizi e compiti", ma ora che hanno capito che cosa li aspetta (scrittura e riscritture!), posso chiedere di usare il blocco dove potranno scrivere le loro bozze lasciando uno spazio tra una riga e l'altra e intervenendo sul testo con penne di colore diverso.
L'idea era quella di usare il blocco a seguito dell'avvio della compilazione del taccuino dello scrittore, ma... è andata così! Pazienza!

La mia paura è solo quella della dispersione: i fogli a buchi si rinfilano nel quaderno, i fogli del blocco temo facciano una brutta fine con certi alunni! Se mai invito i ragazzi a provare per vedere come si trovano, poi decideremo insieme il da farsi.

Comunque ciò che mi dà forza è la motivazione dei ragazzi: mi hanno già detto che sono contenti di avere tempo di scrivere in classe e pare loro di scrivere molto più dell'anno scorso (e sì che anche l'anno scorso davo da scrivere almeno un testo a settimana!). Ho spiegato loro che non siamo ancora proprio entrati nel vivo del metodo, ma che comunque ne abbiamo già capito il fulcro: il lavoro sulla scrittura come processo.

Chiedo ai miei colleghi del co-teaching nel mitico gruppo Facebook "Italian Writing Teachers": voi come fate a gestire le minilessons con esercizi di scrittura correlati (per esempio sui generi letterari) e la scrittura libera sulla base del taccuino? Ci state coi tempi? Io trovo difficile anche destreggiarmi tra lettura e scrittura, perché mi pare di non avere mai abbastanza tempo!

Grazie e a presto!

domenica 2 ottobre 2016

LA LETTURA IN CLASSE E A CASA

Ecco qui i primi passi del laboratorio di lettura (dopo la lezione introduttiva).

Ho chiesto ai ragazzi di portare a scuola un libro che stavano leggendo o che avrebbero avuto intenzione di leggere e/o un libro che avevano amato e quindi da consigliare ai compagni (meglio se si trattava di un libro letto per le vacanze e già presentato nelle "book conferences" di inizio anno).

In classe abbiamo assegnato a ciascuno un libro da leggere, di modo che tutti ne avessero uno sotto mano. Io mi sono segnata tutti i titoli per avere sotto controllo chi sta leggendo che cosa.

A quel punto ho dato 15 minuti in cui ciascuno si leggeva il proprio libro. Mai avuto un silenzio così in classe, un silenzio produttivo!

Ho dato lo stop e ho chiesto quante pagine avessero letto in quei 15 minuti: ovviamente mi sono segnata il numero di pagine lette da ciascuno e anche a che pagina fossero arrivati. Come compito per casa ho chiesto di leggere almeno mezzora, quindi mi aspetto che leggano il doppio delle pagine lette in classe.

Porterò avanti in questo modo il laboratorio di lettura: da una parte incentiverò la lettura quotidiana di libri personali (segnandomi sempre il numero di pagina raggiunto) e ne controllerò lo svolgimento tramite attività in classe di comprensione (per iscritto) e di confronto tra pari (orale) su quanto letto (le domande che porrò sono di volta in volta l'episodio più significativo che è successo, la presentazione di un personaggio, le previsioni su come proseguirà la storia, etc...). Alcuni spunti per possibili domande si possono trovare qui. Alla fine, potrò chiedere la recensione scritta o orale del libro letto: orale se il libro è piaciuto e lo si vuole consigliare agli altri, scritta se svolta in modo un po' alternativo, secondo i suggerimenti che si possono trarre qui.
Dall'altra parte, ho iniziato la lettura in classe del testo di A. Christie, Dieci piccoli indiani: lo leggo io ad alta voce, i ragazzi si appuntano su un foglio dedicato parole non note, nomi geografici, aggettivi che li copliscono... L'idea è di lavorare sulla lettura consapevole in classe fornendo un modello per le proprie letture personali. Quindi anche in questo caso si discuterà, ci si confronterà sulle previsioni, etc... Naturalmente questo libro mi permetterà di affrontare il genere giallo, che poi vedremo anche sull'antologia.

Proseguendo nelle attività, dovrò stare attenta a coordinare tutte le attività di lettura e scrittura... Non sarà facile! Sarà che sono solo all'inizio, perciò la cosa mi spaventa un po'... Forse, però, riesco a coinvolgere un collega! Chissà!

Lezione introduttiva al laboratorio di lettura e scrittura

Finalmente ho introdotto il laboratorio ai miei ragazzi di seconda.
Ho utilizzato questo file di mia creazione, nel quale ho inserito il link del cortometraggio "I fantastici libri volanti di Mr Morris Lessmore", che è piaciuto moltissimo e che ho conosciuto tramite il mitico gruppo Facebook degli insegnanti di italiano guidati dalla prof.ssa Poletti Riz.

In realtà la lezione non è andata proprio come avevo programmato, perché gli imprevisti sono sempre all'ordine del giorno: visto che nel nostro plesso c'è un solo proiettore per le 6 classi presenti (ci sarebbero anche delle LIM in alcune classi, ma inutilizzabili o mezze rotte), benché l'avessi prenotato io, l'ho condiviso con un'altra collega, perciò l'ho avuto a disposizione solo per mezzora, praticamente!

Quindi mi sono regolata così: ho mostrato il cortometraggio e ci abbiamo riflettuto sopra a caldo; poi ho proiettato la parte pratica con la suddivisione del quaderno. L'attività di riflessione scritta sulla lettura l'ho data per compito, dando il link del padlet solo per dar la possibilità di leggere le domande guida nel titolo del padlet stesso.
La lezione successiva, abbiamo letto in classe le riflessioni personali e io le ho trascritte in sintesi sul padlet. Poi ho ritirato gli scritti per correggerli e dare un giudizio (una lettera da A ad E) da inserire nel mio quaderno. Il giudizio non è riportato sul loro foglio, ma lì ho scritto solo dei suggerimenti per rivedere e migliorare il testo (a loro discrezione). Nella prossima lezione di laboratorio, spiegherò la "torta dello scrittore" con le varie fasi di scrittura: in quell'occasione, mostrerò come scrivo io un testo con argomento suggerito da loro, facendo vedere come si usa il block notes. A quel punto, nel tempo rimanente i ragazzi potranno mettere in pratica il metodo sul loro testo sulla lettura oppure scrivere le loro impressioni/paure/aspettative sul metodo e sul loro modo di scrivere.

Non vedo l'ora di entrare nel vivo del laboratorio, anche perché man mano che agisco mi chiarisco anch'io le idee!

giovedì 22 settembre 2016

LABORATORIO DI LETTURA E SCRITTURA

In agosto, grazie alla mia bravissima collega e amica Silvia Pognante, sono venuta a conoscenza di un nuovo metodo laboratoriale di insegnamento dell'italiano di provenienza americana (in particolare dall'estero dell'insegnante Nancie Atwell), che è stato adattato al contesto italiano dalla docente Jenny Poletti Riz (generosissima e attivissima anche sul fronte delle nuove tecnologie).

Naturalmente, dopo un periodo di studio e di scoperta che mi ha certo confuso e spiazzato (tipica fase di destrutturazione delle proprie convinzioni e conoscenze a cui poi fa seguito – si spera – una ristrutturazione!), è sorta la voglia irrefrenabile di provare il metodo in classe.

Tuttavia, avrei avuto bisogno di almeno un altro mese di studio e di riflessione, ma settembre è arrivato in fretta, carico di impegni scolastici e anche personali (un rapido trasloco in tante case diverse, una gravidanza, il primo figlio da gestire, etc...).

Con calma e grazie al preziosissimo aiuto di Silvia (che non ringrazierò mai abbastanza), sono riuscita lo stesso a rielaborare almeno alcuni spunti del metodo proposto e adattarli alla mia classe (una seconda media) e alla mia situazione (nel II quadrimestre arriverà la supplente!).

Scrivo qui le mie elucubrazioni, sia per chiarirmi definitivamente le idee sia perché magari possono essere utili a qualcuno che si trova al mio stesso punto.


LABORATORIO DI LETTURA E SCRITTURA (3 ore alla settimana, da gestire in modo flessibile a seconda delle esigenze; le altre ore di Italiano servono per 2 lezioni di grammatica e 1 di letteratura. Le due ore del tempo prolungato mi servono per lavorare sul testo teatrale e sulla costruzione di un copione da mettere in scena a partire da alcune novelle del Boccaccio. Sempre di lettura e scrittura si tratta!)


MATERIALI:
  • quaderno ad anelli con fogli, separatori e buste trasparenti
  • blocco a righe con colla sul lato superiore, da utilizzare solo sul fronte (no retro)
  • penne nere, blu, rosse
  • antologia
  • libri vari di narrativa dell'insegnante e degli alunni


LA LETTURA:
  1. Attività di “Book conferences” (già svolta con successo): i ragazzi, che avevano dei libri di narrativa da leggere per le vacanze di diversi generi letterari, hanno presentato ai compagni (ai quattro angoli della classe) il libro più gradito, seguendo un modello fornito dall'insegnante (titolo e nome dell'autore, genere di appartenenza, trama a grandi linee per incuriosire gli altri, voto e giudizio personale, brano o frase più significativi). Gli ascoltatori dovevano segnarsi titolo e autore e, al termine della presentazione, scriversi una nota di commento (“Da leggere!”, “Non mi ispira”, “Non è il mio genere”, “Interessante”...). Alla fine, ciascuno evidenziava i tre libri che avrebbe voluto leggere. Devo dire che l'attività ha funzionato, tanto che qualcuno ha già chiesto dei libri in prestito!
  2. Scambio di libri: tra di loro i ragazzi si prestano i libri che desiderano leggere.
  3. Ciascuno legge, come compito per casa, il proprio libro per 30 minuti al giorno, segnandosi il numero di pagine lette (REPORT DI LETTURA). Durante le lezioni dedicate alla scrittura oppure come altro compito per casa settimanale, si chiederà di rispondere ad una domanda sul testo che si sta leggendo (per esempio: che idea ti sei fatto del protagonista? Come proseguirà la storia, secondo te? Qual è l'episodio chiave della parte che hai letto finora? C'è qualcosa che è ancora inspiegato, lasciato in sospeso? Che ne pensi? In che cosa ti è simile o completamente diverso il protagonista rispetto al carattere?).
  4. In classe ogni mese si affronta un genere letterario (a settembre/ottobre il giallo; a novembre paura/horror; a dicembre fantasy o avventura; a gennaio fantascienza, che compare nell'antologia), attraverso la lettura da parte dell'insegnante di un libro ad esso afferente. Noi iniziamo con Dieci piccoli indiani della Christie, perché è un classico del giallo che nessuno in classe ha ancora letto. Poi credo che leggerò Dracula di Stoker per paura/horror, Frankenstein per la fantascienza e ancora non so per l'avventura o il fantasy (forse Le cronache di Narnia, se nessuno le ha lette, almeno il primo libro della trilogia).
    L'idea è quella di leggere qualche pagina ogni giorno (magari 10-15 minuti) e poi, durante le ore di laboratorio, creare discussioni, confronti a gruppi o momenti di scrittura relative al libro e anche al genere cui appartiene.
  5. Devo ancora decidere se richiedere o meno una recensione scritta sul libro personale o sul libro letto insieme: da una parte servirebbe molto banalmente per raccattare voti e come esercizio di scrittura, dall'altra, però, non vorrei che andasse a inficiare il raggiungimento dell'obiettivo di accrescere il gusto di leggere... L'alternativa potrebbe essere di far pubblicare le recensioni su un blog di classe, ma non mi sembrano granché attirati dall'idea... Potrei semplicemente farmi consegnare tutto il lavoro di scrittura che accompagna la lettura del libro e valutare quello. Inoltre, sarebbe bello dare la possibilità ogni tanto a chi volesse consigliare un libro di parlarne in classe tramite una recensione in forma orale.

LA SCRITTURA:
  1. Quaderno di italiano ad anelli con queste sezioni:
  • Le mie letture (ogni libro ha un fascicolo a sé stante, con report di lettura e attività varie; il tutto si conclude con voto e giudizio motivato sul libro; qui si raccolgono le attività sulle letture personali e sulle letture di classe);
  • I desiderata (elenco dei libri che si desidera leggere);
  • Una parte dedicata al lessico e agli esempi di buona scrittura ricavati da sé (magari divisi in schede a tema: la descrizione di persona, di luogo, di oggetti; verbi efficaci...);
  • taccuino dello scrittore con spunti, idee, territori dello scrittore, attività-stimolo... (preferisco per ora dedicare a questa attività una sezione del quaderno piuttosto che far utilizzare un vero taccuino: poi magari lancio l'idea e vediamo chi aderisce!);
  • Minilessons (anche relative a generi e tipologie testuali, con ausilio di testi modello) con pagine numerate e indice iniziale;
  • Pagina degli esercizi per impratichirsi sulle tecniche studiate nelle minilessons, sulla comprensione dei testi affrontati...
  • Appunti di letteratura;
  • Esercizi di grammatica (sezione associata a un quaderno delle regole cartonato iniziato già l'anno scorso);
  • Buste trasparenti dove inserire le bozze dei testi scritti in classe.
    N.B. Siccome un quaderno del genere è un po' pesantino da portare avanti e indietro nello zaino, io proporrei di tenerlo nell'armadio di classe e di far piuttosto portare una cartellina dove inserire di volta in volta i fogli che servono per eventuali compiti a casa o per lo studio.
  1. Il laboratorio di scrittura viene presentato come una serie di attività a sostegno delle letture che affrontiamo, della comprensione dei testi (anche dell'antologia), dell'apprendimento del lessico, delle tecniche e del processo di scrittura, delle tipologie testuali e dei generi. Ciò che va evidenziato è che non si scriverà più a partire da una traccia proposta dall'insegnante, ma a partire dai propri territori di scrittura e dall'esigenza di comunicare emozioni relative ai testi letti.
  2. Quando si inizieranno a scrivere i testi, le bozze dovranno essere scritte su un blocco a righe, su una sola facciata, con un'interlinea abbondante per le fasi di revisione. Si scrive la prima volta in nero, prima revisione (contenutistica) in blu, seconda revisione in rosso (ortografia, lessico). Se si vuole aggiungere un paragrafo, si fa l'asterisco e si aggiunge dietro il foglio (ecco perché va lasciato libero). Le bozze vanno lasciate a scuola, perché alla fine saranno valutate come temi di italiano (con rubriche di valutazione che tengano conto dell'intero processo di scrittura) e raccolte dall'insegnante.
  3. Durante il laboratorio di scrittura, il tempo sarà dedicato di volta in volta a spiegare e poi mettere in pratica una minilesson oppure a curare le proprie bozze oppure a chiedere consulenze a insegnante o ai compagni. L'insegnante deve tenere un registro delle attività dei singoli alunni, di modo che sappia sempre che cosa ciascuno di loro sta facendo. La regola è comunque che devono consegnare almeno un testo finito al mese (non necessariamente tutti insieme, ma quando si sentono pronti). L'insegnante ne dà una prima lettura e riconsegna il testo con suggerimenti di correzione. La seconda consegna è quella che andrà valutata e inserita nelle cartelle delle verifiche. Successivamente, si potrà copiare per casa al pc il proprio testo per averne copia digitale da conservare. Questo per tutelarci dalle incursioni genitoriali! Il testo deve essere frutto di elaborazione personale per essere valutato come tema...
  4. Durante il laboratorio, i ragazzi si dispongono a isole: l'insegnante può passare tra i ragazzi dedicando qualche minuto a ciascuno di loro ma sempre controllando che cosa stanno facendo gli altri seduti vicino.


LE STRATEGIE DEL BUON LETTORE (da applicare in modo esemplare sull'attività di lettura di classe insieme all'insegnante, e poi da applicare autonomamente nelle letture domestiche):
  • Non ho capito bene: rileggo e al limite metto un punto interrogativo
  • Non conosco il significato di una parola: la cerco e me la scrivo
  • Si parla di un luogo che non conosco: vado a vedere dov'è sulla cartina o su Google...
  • Viene introdotto un nuovo personaggio: ne sottolineo il nome e me lo immagino (anche con un disegno)
  • Mi faccio un'idea dei personaggi presentati finora: che tipi sono? Mi somigliano? Sono diversi da me?
  • Passaggio-chiave nella storia! Me l'aspettavo? Come andrà avanti la storia?
  • Frasi significative su cui sono d'accordo con l'autore oppure in completo disaccordo.
  • Riflessioni sulla storia, sul comportamento dei personaggi...
  • Le descrizioni che vorrei saper scrivere io!
  • Le parole che mi affascinano e che vorrei usare io nei miei testi
  • Voto e giudizio finale sul libro


LE MINILESSONS DI SCRITTURA: IDEE
  • caratteristiche di generi letterari e tipologie testuali con testi modello presi anche dall'antologia
  • il processo di scrittura (la torta dello scrittore)
  • Stimoli alla scrittura personale (la mano, il cuore, mi piace/non mi piace...)
  • La descrizione efficace di un luogo pauroso
  • Emozioni e sentimenti rendono più efficace la scrittura
  • Discorso diretto/indiretto
  • Un buon incipit
  • I verbi sensoriali (? da approfondire)
  • Le figure retoriche
  • I più comuni errori di ortografia
  • La virgola

DIDATTICA TRADIZIONALE:
  • L'uso dell'antologia per leggere degli spunti dedicati ai generi e alle tipologie testuali che prenderemo in esame;
  • L'ora di letteratura (la faccio perché i ragazzi hanno voglia di leggere qualche passo dell'Inferno dantesco), anche se cercherò di lavorare anche lì sulla scrittura creativa;
  • Magari uno o due temi tradizionali dedicati all'avventura, alla descrizione di luoghi di paura o alla recensione di qualche libro letto;
  • La grammatica (ahimè!), anche se sto cercando il modo di renderla più divertente (giochi, aggancio ai testi...). Per esempio, mi è venuto in mente che per individuare il soggetto potrei provare il giochino di sostituzione della parola SOGGETTO con il nome che ha questa funzione, creando un indovinello.
    Es. IL SOGGETTO lava i piatti tutti i giorni. Il SOGGETTO viene riempito e poi svuotato continuamente. Mi piace IL SOGGETTO, perché mi fa fare meno fatica. Che cos'è?
    I ragazzi, se preparano loro gli indovinelli, devono togliere il vero soggetto e sostituirlo con la parola “SOGGETTO”, perciò hanno modo di lavorare su questa funzione logica sotto forma di gioco... Per quanto riguarda l'analisi grammaticale, qualche attività divertente è riportata nel dizionario di scrittura creativa. Comunque, l'impostazione resta tradizionale, ma spero di riuscire a trovare gli anni prossimi una via diversa.

venerdì 12 agosto 2016

Idee per l'anno prossimo: teatro e grammatica attiva. Consigli?

Stanotte non riesco a dormire, così ho deciso di buttar giù tutte le idee didattiche che mi frullano in testa.
Il problema è che è tutta l'estate che studio e leggo qua e là tante cosucce interessanti che mi aiuterebbero a innovare la didattica: il PBL, il coding, varie applicazioni digitali, la scrittura creativa della Atwell e la lettura col metodo "Notice and note"...
Ma ora sono molto confusa, perché non ho il tempo di studiare tutte queste cose per bene (un po' sono stanca e vorrei davvero staccare il cervello prima di settembre, un po' perché ho il mio figlioletto terremotino da seguire), però vorrei, dunque sto accumulando una certa ansia...
In più ci sono altre idee mie personali che vorrei applicare, e ora le scrivo sperando di ricevere dei consigli.

IDEA 1: TEATRO
Vorrei proporre come laboratorio pomeridiano del I quadrimestre (orario prolungato) per tutte e tre le classi (I, II e III media) la messa in scena di un'opera teatrale. Vorrei che i ragazzi si accostassero a un testo vero, magari un po' rivisitato, piuttosto che creare un testo loro come scrittura creativa... Penso che per loro sia importante accostarsi al bello della letteratura, come mi ha insegnato in passato il mio saggio collega di musica.
Ma quale testo? Non ho idee, se non il classico Goldoni, ma non vorrei fosse troppo difficile, anche perché io non ho alcuna esperienza in fatto di teatro, e non credo nemmeno i miei colleghi, perciò serve qualcosa di semplice, a meno che non ci facciamo seguire da un esperto esterno...
Mi era venuto in mente anche Shakespeare, magari una commedia, così si potrebbe leggere qualcosa in originale e poi in italiano lavorare sulle traduzioni...
HELP!

IDEA 2: GRAMMATICA "ATTIVA"
Mi piacerebbe rendere più leggere le lezioni di grammatica, quindi mi era venuto in mente di legare la materia alla ginnastica. Non so, scrivere delle frasi su cartoncino e chiedere agli alunni, divisi in squadre, di ritagliare le parole e di inserirle nella scatola giusta (nomi, verbi, aggettivi... oppure diversi tipi di verbi...) dopo aver superato un percorso a ostacoli.

Un'altra idea che mi era venuta per l'analisi logica era quella di ritagliare tanti sintagmi (anche presi da testi veri), distribuirli e assegnare ad alcuni alunni il ruolo di soggetto, predicato, oggetto... Loro dovrebbero vagare in giro pee l'aula, inventare frasi coi sintagmi dati e far reggere il cartoncino con il sintagma che per esempio fa da soggetto al ragazzo col ruolo del soggetto e così via...

Oppure (se avessi la Lim sarebbe più semplice) creare delle schede grammaticali da far riempire ai ragazzi con degli esempi tratti dai testi che leggono. Es. gli usi dell'imperfetto: la durata, la reiterazione, etc... Si leggono dei testi al passato e si registrano degli esempi per ogni uso.

Il mio sogno sarebbe quello di lavorare sulla grammatica attraverso la lettura di testi, non sui manuali coi soliti esercizietti...

Spero di ricevere dei consigli dai colleghi!
Ora provo a dormire: chissà che scrivere mi abbia fatto bene! Notte...