venerdì 13 maggio 2016

Interrogazione di storia alternativa

Ho sperimentato un nuovo modo di interrogare tutta la classe in un'ora circa, partendo dalla tecnica cooperativa delle "Teste numerate".
Ho diviso la classe a gruppi (5 gruppi da 4 persone) e ho assegnato un numero a ciascun membro di ogni gruppo. Ho preparato 4 domande piuttosto ampie (ad es. "Spiega la lotta per le investiture" o "Spiega la rinascita del 1000") e le ho lanciate una alla volta, indirizzandole ai membri dei gruppi aventi lo stesso numero. Ad esempio la domanda 1 è stata destinata a tutti coloro cui avevo assegnato il numero 3 in ogni gruppo.
A questo punto ho dato 2 minuti ai gruppi per rievocare le parole-chiave relative alla domanda, dopodiché ho chiamato i membri selezionati per rispondere ad intavolare un discorso cui tutti dovevano prendere parte: iniziava a rispondere uno, poi lo fermavo e mandavo avanti un altro. Se necessario facevo durante l'esposizione delle domandine per guidare l'interrogato o approfondire quanto detto.

I vantaggi che ho riscontrato: preparando la lezione, innanzitutto, ho la possibilità di scegliere a chi assegnare le domande, quindi se so che devo risentire certi alunni su un dato argomento li numero tutti alla stessa maniera ed elaboro una domanda ad hoc. Tale attività poi mi consente di far ripassare un'ora a settimana, quindi con regolarità, gli argomenti affrontati in modo più coinvolgente all'interno dei gruppetti, dove per altro si crea una sorta di squadra (benché non sia una gara): i compagni del gruppo incitano l'interrogato, applaudono, lo incoraggiano, perché si sentono quasi responsabili della sua performance! Non solo ho modo di risentire un po' tutti a turno sugli argomenti già studiati: ogni settimana, per i più bravetti, inserisco tra i quesiti l'ultimo argomento spiegato e quindi constato se è stato compreso; poi, a forza di ripeterlo, confido che venga pian piano assimilato da tutti.
Ho trovato interessante anche l'osservazione dei gruppi durante quei due minuti che lascio per rievocare le informazioni (durante i quali faccio chiudere i libri): emerge subito chi è sicuro sull'argomento che poi magari esporrà un altro, così io monitoro la preparazione dei ragazzi non solo durante l'esposizione, ma anche in quei due minuti.
Un altro vantaggio consiste nel fatto che i ragazzi sanno di doversi sempre preparare e sono motivati a farlo perché scatta la dinamica del gruppo: chi non studia, in qualche modo delude gli altri membri del gruppo che tifano per lui.

La parte un po' più complicata è la valutazione: io ho deciso di segnarmi di volta in volta per ciascun alunno dei voti di riferimento sull'esposizione, corredati dall'esito dell'osservazione nei gruppi; è chiaro che non posso segnare sul registro quei voti, troppo parziali; tuttavia, alla fine del mese, farò una sorta di media tra quei voti parziali e saprò di aver interrogato più o meno tutti su certi argomenti (poi chi non è preparato oggi su un argomento verrà risentito la volta successiva sempre su quello, per avere la possibilità di recuperare).
Ho inserito anche un'attività velocissima di autovalutazione: alla fine delle esposizioni, gli alunni stilano una graduatoria di merito all'interno dei gruppi, in cui mettono al primo posto il più preparato della giornata e all'ultimo il meno preparato.

lunedì 18 aprile 2016

Animatore digitale

Da quanto tempo non scrivo sul blog!
Gli impegni sono sempre moltissimi e ora tutte le mie energie sono convogliate nell'elaborazione del progetto di un atelier creativo. Sto cercando di rendere il lavoro il più possibile condiviso, anche se non è semplice, perché devo attendere i tempi dei colleghi.
Come animatore digitale, ho iniziato la formazione ieri a Padova: sinceramente ho portato a casa poco: il fatto è che questa figura è ancora molto vaga e nessuno sa che cosa esattamente dovrà fare e soprattutto con quali finanziamenti. L'impressione è che di nuovo alla scuola siano stati vomitati addosso nuovi oneri senza lo straccio di un quattrino, almeno per pagare l'impegno delle persone... Per strumenti  e formazione ci sono bandi e risorse, ma di base l'insegnante deve progettare e lavorare gratis... I mille euro l'anno promessi POSSONO (non DEVONO necessariamente) pagare l'impegno dell'animatore e del team!
Staremo a vedere gli sviluppi. Intanto spero che i prossimi incontri siano un po' più utili!

venerdì 1 aprile 2016

Giochi di storia per il ripasso dell'Alto Medioevo

Finalmente io e il mio collega abbiamo concluso il lavoro a classi aperte!

Ieri abbiamo fatto incontrare per l'ultima volta le due classi prime per un ripasso sotto forma di gioco di tutti gli argomenti affrontati: martedì ci sarà la verifica conclusiva.

Abbiamo proceduto così: prima abbiamo ideato la verifica (utilizzando Google Drive per la condivisione e l'ideazione a quattro mani anche a distanza), poi, in base alle domande e agli esercizi inseriti, abbiamo organizzato dei giochi tali da richiamare soprattutto le conoscenze che andremo a sondare.

PRIMO GIOCO:
Rivisitazione del gioco del gomitolo studiato al corso sul cooperative learning: al posto del gomitolo, abbiamo usato una palla, perché l'intento non era quello di lavorare sulla rete delle relazioni, ma di focalizzare l'attenzione dei ragazzi sul contenuto.
Frase di lancio: "Tra il IX e l'XI secolo l'Europa si riempì di castelli, perché..."
Ogni alunno che prendeva la palla doveva aggiungere un'informazione sul castello (elementi costitutivi, trasformazioni nel tempo, funzioni...).

SECONDO GIOCO:
Bandierina rivisitata!
Gli alunni, divisi in due squadre e disposti in riga come per giocare a bandierina, ricevono un post it con una parola-chiave (CURTIS, MARCA, CONTEA, AUTOCONSUMO, FEUDO, INVESTITURA...): naturalmente le due squadre possiedono le stesse parole-chiave.
L'insegnante legge ogni definizione e gli alunni con in mano il post-it col termine definito corrono a prendere la bandierina. Si gioca a punti per rendere il gioco più pepato!

TERZO GIOCO
Il mimo.
Abbiamo consegnato alle due squadre delle immagini (tratte dalla verifica) che dovevano mimare alla squadra avversaria: PIRAMIDE FEUDALE, CURTIS, SOCIETA' DEI TRE ORDINI, INVESTITURA.
I ragazzi hanno scelto di mimare la piramide feudale (si sono disposti a piramide e gli altri hanno capito subito!) e la società dei tre ordini: alcuni fingevano di zappare la terra, altri pregavano con le mani giunte, altri ancora fingevano di sfidarsi a duello: è stato molto divertente!

Prossima tappa: la verifica conclusiva ed un'attività di autovalutazione del lavoro di gruppo.

lunedì 14 marzo 2016

Quarto e quinto appuntamento con la storia

Nella quarta e quinta lezione abbiamo finito le esposizioni dei lavori precedenti, abbiamo introdotto dei nuovi concetti (incastellamento e seconde invasioni) con un powerpoint e abbiamo osservato i castelli in miniatura prodotti da alcuni studenti o gruppi di studenti.
In altre ore ricavate qua e là abbiamo dato spazio alle esposizioni di cartelloni e di powerpoint preparati da altri allievi (ma non abbiamo ancora finito di sentire tutti: il problema logistico della mancanza di un luogo decente dove proiettare le slides in caso di tempo soleggiato ci ha un po' spiazzato!) e abbiamo dato dei cenni storici e artistici sulla città di Brescia che a breve andremo a visitare.

Per preparare la visita di istruzione abbiamo deciso di distribuire un breve fascicolo con poche notizie relative alle tappe salienti della storia della città e ai principali monumenti e beni artistici che andremo a visitare. Il testo - privo di qualsiasi foto - è intervallato da domande che troveranno la loro risposta durante la gita.
Compito dei ragazzi sarà quello di portare con sé il fascicolo, annotare le curiosità e gli spunti delle guide turistiche e cercare di rispondere alle domande riportate nel testo ma anche le proprie. Inoltre gli addetti fotografi dovranno scattare foto che andranno a documentare il viaggio e a costituire un album/diario di viaggio delle due classi.

Una criticità che abbiamo notato è stata il fatto che i ragazzi hanno avuto difficoltà a comprendere autonomamente il testo del fascicolo (non semplice, ma comprensibile nelle linee generali, considerando che era stato introdotto da una breve lezione frontale di inquadramento). Peraltro avevamo stabilito che ciascun paragrafo del testo fosse assegnato a un gruppo di allievi, dunque avevamo lasciato ai gruppi una mezz'oretta per leggere insieme la loro paginetta e ricavarne delle domande per l'approfondimento e la miglior comprensione. Proprio nel momento della condivisione delle domande emerse (a volte frutto di misunderstandings e di fraintendimenti del senso generale del testo) noi prof abbiamo colto le difficoltà di comprensione.  
Ciò significa che dovremo lavorare molto nelle nostre classi sulla comprensione del testo.

Ora la prossima tappa è la visita d'istruzione, che sarà seguita da un'ampia risistemazione delle conoscenze attraverso lo strumento del diario/album della gita.

Nota positiva: il successo del lavoro sui castelli. In molti si sono attivati (chiedendo di costruire qualcosa di concreto abbiamo fatto centro, evidentemente!) e hanno costruito dei piccoli capolavori (a volte inaspettati!): naturalmente per farlo hanno dovuto documentarsi autonomamente (molti hanno riprodotto il mastio, il cammino di ronda sulle mura, il ponte levatoio, magazzini e granai, il pozzo, il forno, la residenza del signore con tanto di dettagli interni e suppellettili...).
Vorremmo dare un seguito all'iniziativa allestendo una mostra, ma stiamo lottando contro la mancanza di spazio...
TO BE CONTINUED!

ESERCIZIO IN FLIPSNACK

Pubblico qui un esercizietto veloce che ho svolto all'interno del corso per animatori digitali tenuto on line dalla Zanichelli.

Il compito era quello di fare pubblicità a un nuovo modo di fare didattica meno tradizionale e più digitale. Per farlo si doveva utilizzare uno strumento a scelta tra quelli forniti in elenco.
Io ho scelto Flipsnack, perché è immediato, senza iscrizioni, e perché potrebbe servirmi nella didattica dell'italiano (per esempio si potrebbero raccogliere qui dentro i testi degli alunni afferenti a un determinato genere letterario, come la fiaba, la favola, il mito...).
Appena riuscirò a testarli, pubblicherò altri siti e applicazioni...

domenica 28 febbraio 2016

SECONDO E TERZO APPUNTAMENTO CON LA STORIA

SECONDA LEZIONE DI STORIA A CLASSI APERTE

Siamo partiti - io e il mio collega -  dall'esposizione dei gruppi mancanti e poi dalle domande a cui i ragazzi dovevano rispondere per casa: abbiamo assegnato a ciascun gruppo una domanda; all'interno del gruppo ognuno doveva leggere la propria risposta agli altri e poi su un foglio A4 tutti dovevano fare una sintesi dei contributi di tutti e preparare quindi la risposta del gruppo.
Alla fine ogni gruppo ha letto agli altri la propria sintesi.

Da questo primo feedback noi insegnanti ci siamo resi conto che alcuni argomenti non erano stati ben compresi, così abbiamo deciso di raccogliere tutte le sintesi, di copiarle in file integrandole e chiarendole dove serviva; quindi abbiamo caricato il file nella sezione "Didattica" del nostro registro elettronico, a disposizione di tutti.

Seconda ora di lavoro: abbiamo distribuito nuovo materiale riguardante la frammentazione feudale e la divisione dell'Impero carolingio, oltre ad argomenti più di civiltà (vita e società nel Medioevo).
Abbiamo deciso di mantenere gli stessi gruppi dell'altra volta, per consolidare le forme di collaborazione createsi, a volte a fatica.
Stavolta siamo stati più precisi nelle consegne per aiutare i ragazzi ad organizzarsi nello studio: per ogni gruppo abbiamo indicato noi chi doveva studiare cosa, ovviamente in base alle capacità dei vari componenti. La volta precedente, a volte, nei gruppi, un nodo concettuale difficile era stato assegnato alle persone più fragili: non sono stati tutti in grado di comprendere i limiti propri e dei compagni. Stavolta abbiamo preferito assegnare noi le parti per ovviare a questo problema.
I ragazzi hanno lavorato in modo più efficace rispetto alla prima lezione: ognuno sapeva esattamente che cosa fare e in quanto tempo. Alla fine hanno compilato una griglia di autovalutazione, dove hanno generalmente espresso soddisfazione.

TERZA LEZIONE

Da questo powerpoint proiettato in classe si evince la struttura della lezione: quindici minuti di tempo per ripassare in gruppo e poi le esposizioni relative al materiale fornito la volta precedente. Le esposizioni sono state intervallate da alcune attività di tipo "cloze" da svolgere in gruppo e poi corrette. L'idea era quella di fissare quanto sentito dai compagni con questo esercizio di sintesi che poi sarebbe rimasto come materiale di studio a ogni alunno, e nel contempo di creare una sorta di competizione tra gruppi attraverso il conteggio dei punti totalizzati nell'attività.

Due pecche: le attività non erano immediate e alcuni gruppi non riuscivano a completare quasi niente; poi, il tempo perso. Per la prossima volta dovremo sentire la metà dei gruppi (anche se sicuramente le esposizioni saranno più veloci perché meno concettose) e questo ci porterà a operare dei tagli sui contenuti proposti.

L'idea era buona: sarebbero servite attività più snelle da poter svolgere davvero in pochissimi minuti e da correggere in modo altrettanto veloce.
Pazienza: sbagliando si impara! Da quello che abbiamo capito, servono materiali più semplici (anche per i più bravi) se vogliamo che gli alunni lavorino in autonomia...

Se avessimo avuto più tempo, probabilmente avremmo organizzato una breve lezione frontale per sistemare le conoscenze: ce la faremo in classe ognuno per conto suo, a lavoro finito.

Per la volta successiva, abbiamo lanciato una sfida: la creazione di un modellino di castello, da soli o in gruppi di libera scelta! Come alternativa, abbiamo messo uno studio più tradizionale della vita entro il castello ed eventuale presentazione in powerpoint. Vediamo che cosa combineranno i nostri ragazzi!

domenica 21 febbraio 2016

APPUNTAMENTO CON LA STORIA

Finalmente sono riuscita a realizzare un'attività in collaborazione con un collega!
Abbiamo deciso, spinti dal fatto che le nostre due classi prime andranno in gita insieme, di lavorare a classi aperte non solo sulla preparazione della gita in sé (destinazione: Brescia), ma anche sull'Alto Medioevo in generale.
L'obiettivo è anche stimolare ciascuna classe a interagire in gruppo con persone diverse e a relazionarsi positivamente con gli altri per costruire conoscenze. La metodologia è necessariamente attiva: il cooperative learning.
Per prima cosa abbiamo formato i gruppi: eterogenei per livello al loro interno, omogenei fra loro.
Avendo a disposizione 5 lezioni da due ore (peraltro non è stato per nulla facile riorganizzare l'orario per avere la compresenza), abbiamo suddiviso gli argomenti irrinunciabili da far studiare ai gruppi: Carlo Magno e l'impero carolingio, nascita della società feudale, l'economia chiusa della curtis, il castello e le Ultime Invasioni, la visita a Brescia.

Prima lezione: Carlo Magno e la nascita del Sacro Romano Impero
Ciascuno dei 10 gruppi aveva un materiale diverso da quello degli altri: a disposizione c'erano il proprio libro di testo, altri libri di storia per le medie, un video-fumetto allegato al libro della Calvani Storyboard...
Ogni gruppo doveva concentrarsi su poche pagine e poi esporre a tutti tramite cartelloni, fumetti o scenette il contenuto studiato.
Per facilitare il lavoro di comprensione di ciascuna parte, abbiamo distribuito a tutti una sintesi da leggere prima di focalizzare l'attenzione sul materiale specifico.

Il risultato c'è stato: i ragazzi hanno veramente lavorato e si sono sforzati di far bella figura di fronte agli altri: le scenette hanno inquadrato l'argomento e i cartelloni hanno approfondito i dettagli.
Il problema è stato il tempo: alcuni gruppi sono andati un po' a rilento, forse perché i componenti, non conoscendosi, dovevano prendere le misure! Io ero molto agitata per questo, ma il mio collega mi ha fatto notare che tutti si stavano dando da fare, perciò non avrei dovuto preoccuparmi solo del risultato, ma valutare anche il processo.
Parole sagge!
In realtà, poi, tutti i gruppi hanno recuperato e le esposizioni in plenaria, coinvolgenti ma comunque veloci, hanno avuto spazio tutte eccetto due, una delle quali, peraltro, essendo una cronologia, poteva funzionare benissimo la lezione successiva come ripasso della puntata precedente.

Se tornassi indietro, non consegnerei la sintesi subito, perché alcuni hanno perso troppo tempo su di essa; la leggerei insieme a loro in una breve lezione frontale di inquadramento generale e poi l'avrei consegnata alla fine da studiare per casa.
Per compito, i ragazzini dovevano rispondere a 6 domande riguardanti gli argomenti trattati.

Nel prossimo post racconterò la seconda lezione.

Una cosa è certa: quanto lavoro richiede questo tipo di attività! Il grosso consiste nel cercare i materiali diversificati...

A presto!